Agenda - La visita in Türkiye di Sisi
Analisi di Can Acun, Ricercatore di Politica Estera presso SETA, riguardo alla questione...
"Il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha effettuato una visita importante ad Ankara in un momento critico. Questa visita, avvenuta dopo quella del Presidente Erdoğan al Cairo, si è verificata in un periodo di significativi sviluppi globali e regionali. Mentre c'è una volontà politica di normalizzare le relazioni tra Türkiye ed Egitto, le parti stanno cercando di uscire dal circolo vizioso del 'perdere-perdere' e orientarsi verso interessi comuni e sfide condivise.
Il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha effettuato una visita molto importante ad Ankara in un momento critico. Questa visita può essere vista come un atto reciproco rispetto alla visita del Presidente Erdoğan al Cairo il 14 febbraio. La Türkiye aveva reagito con grande durezza al colpo di stato avvenuto in Egitto nel 2013, e le relazioni bilaterali ne avevano sofferto profondamente. Le parti avevano strutturato le loro politiche estere l'una contro l'altra, entrando in un circolo vizioso del 'perdere-perdere'. Tuttavia, a questo punto, sia la Türkiye che l'Egitto si sono trovati costretti a rivedere le loro posizioni. In un periodo in cui grandi sfide sono emerse per entrambi i paesi, la necessità di riportare le relazioni su un binario normale è diventata inevitabile. L'Egitto, in particolare, sta affrontando difficoltà economiche e la questione della diga del Grand Ethiopian Renaissance. L'invasione di Gaza da parte di Israele dopo il 7 ottobre e l'inizio di quello che è considerato un genocidio nella regione hanno anche fornito una spinta significativa alla normalizzazione delle relazioni tra i due paesi."
"La Türkiye, da tempo, ha dimostrato una volontà politica di normalizzare le relazioni con i paesi della regione con cui ha avuto problemi. Paesi come l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti e l'Egitto sono in primo piano in questo nuovo paradigma di normalizzazione. In questo contesto, dal 2021 in poi, si è assistito a un processo di restauro delle relazioni tra Türkiye ed Egitto. Per normalizzare i rapporti, sono stati istituiti comitati tecnici e avviati colloqui. Questa strategia, che possiamo chiamare 'politica a compartimenti', mirata a risolvere le questioni suddividendole in parti, si è rivelata efficace. Durante la cerimonia di apertura della Coppa del Mondo FIFA in Qatar nel 2022, la stretta di mano tra Recep Tayyip Erdoğan e Abdel Fattah al-Sisi ha segnato una diplomazia calcistica. La visita di Erdoğan al Cairo il 14 febbraio ha rappresentato un nuovo punto di svolta nelle relazioni, con la firma di importanti accordi su vari fronti. Ora si può dire che la visita di Abdel Fattah al-Sisi ad Ankara completa questo processo.
Durante la visita di Sisi ad Ankara, sono stati firmati importanti accordi in vari settori, simili a quelli della visita al Cairo. Le parti hanno espresso la volontà di sostenersi reciprocamente sul piano economico e mirano a portare il volume degli scambi bilaterali a 15 miliardi di dollari. Inoltre, ci sono potenziali significativi nei settori della difesa e dell'energia.
Le sfide comuni principali riguardano il genocidio in corso a Gaza e le politiche espansionistiche di Israele. Le due parti collaborano su questioni come l'istituzione di un cessate il fuoco permanente a Gaza, la fine dell'occupazione e la punizione dei crimini di Israele. L'Egitto, inoltre, ha un ruolo critico nell'assicurare che gli aiuti della Türkiye arrivino a Gaza, e la normalizzazione delle relazioni faciliterà questo processo. Altri temi di collaborazione riguardano la possibile regionalizzazione del conflitto e il crescente dispiegamento militare degli Stati Uniti nella regione, su cui i due paesi dovranno agire insieme.