Turchia chiama Italia

Italia e Turchia celebrano in presenza il ritorno alla normalitá

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Turchia chiama Italia

Non c’ è migliore modo per celebrare il ritorno alla normalitá che immergersi in presenza nelle attivitá culturali che vedono come indiscussa protagonista l’amicizia tra Turchia e Italia. Settimane dense di impegni e di eventi che nelle bellissime cornici cittadine di entrambi i Paese contribuiscono a rafforzare le sinergie giá presenti in diversi settori. In tale clima, ha riscosso grande succcesso la Fiera  Heritage Istanbul che tra l’11 e il 13 maggio ha portato sul Bosforo aziende, isitituzioni e associazioni impegnate in ambito di restauro e conservazione del patrimonio culturale. Lo stand italiano è stato inaugurato dal Ministro turco della Cultura e del Turismo, Mehmet Nuri Ersoy, e dall’Ambasciatore italiano ad Ankara, Giorgio Marrapodi,  che inseguito  ha partecipato come ospite d’onore al “Panel Italia”. Si tratta dell’unico panel della Fiera dedicato interamente ad un Paese, segno della profonda importanza del legame che ci unisce in un comparto culturale chiave per entrambi i Paesi. Come già ricordato in queste colonne, e non solo, l’Italia è presente in Turchia con diverse missioni archeologiche il cui impegno, altamente apprezzato dalle autorità turche, è stato ben decritto in un volume curato dall’Istituto Italiano di Cultura e presentato durante l’evento. “L’incontro – ha dichiarato l’Ambasciatore Marrapodi - rappresenta una perfetta testimonianza della relazione mutualmente vantaggiosa che esiste tra Roma e Ankara, in questo come in molti altri settori. Le relazioni bilaterali tra Italia e Turchia continuano a vivere un momento florido e con notevoli opportunità per il futuro, come dimostrano oggi il grande successo della presenza italiana a Heritage e l’interesse che le aziende italiane assieme alle Associazioni di settore (Assorestauro, OICE e CNA) - coordinate dall’ICE di Istanbul – hanno manifestato verso questo evento”, si legge nel comunicato stampa dell’Ambasciata di Italia ad Ankara.  Non mancano poi le iniziative in Italia che, quasi specularmente, coinvolgono la Turchia. Nel fine settimana appena trascorso, la nuova edizione de “La Notte dei Musei” a Roma, promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto, ha previsto la performance dell’artista turco Ahmet Baran che si è esibito nella prestigiosa Sala della Protomoteca del Campidoglio. Originario di Ankara, Baran è un cantante di fama mondiale che nella stessa notte capitolina ha intrattenuto il pubblico con tre concerti. Volto noto del jazz e dell’improvvisazione, nei suoi pezzi l’artista turco fonde tradizione e innovazione ricorrendo al Kanun, strumento tipico anatolico, e a ritmi elettronici. Oltre a vantare una carriera in costante ascesa e concerti al cospetto di personalità importanti, Ahmet Baran è pluriacclamato anche per aver composto colonne sonore di film, serie TV, cortometraggi, spettacoli e pubblicità. La grandezza delle relazioni italo-turche, tuttavia, non si esaurisce negli scambi musicali e nella commistione di stili e tecniche. Prima della sua conclusione, il mese di Maggio prevede l’organizzazione di un nuovo evento incentrato sui grandi temi delle Scienze della Vita e della Meccatronica.  Promosso da Invest in Türkiye, insieme alla Camera di Commercio di Torino e al Circolo dei lettori, il 26 Maggio il Convegno porterà allo stesso tavolo ospiti di eccezione: rappresentanti istituzionali turchi e italiani si uniranno a esponenti aziendali per fornire un quadro esaustivo delle esistenti complementarietà, utile, non solo a diffondere conoscenza reciproca, ma anche a vagliare nuovi margini di cooperazione. Oltre alla partecipazione in presenza, il Business Forum verrà trasmesso in LiveStream. Ulteriori informazioni e   dettagli in merito e alla modalità di iscrizione sono reperibili sul sito della Camera di Commercio di Torino: https://www.to.camcom.it/turchia-business-forum-2022. Non c’è che dire: dopo due anni di incontri online, in cui comunque le attività non si sono fermate e i contatti non si sono affievoliti, c’era una grande voglia di tornare fisicamente fianco al fianco e concentrarsi congiuntamente sull’oggi e il domani. E finalmente ci siamo!

Herkese Kolay Gelsin!

A cura di Valeria Giannotta



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