Turchia chiama Italia

Un Aprile all’insegna delle iniziative culturali tra Italia e Turchia

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Turchia chiama Italia

 

 

E’ un periodo molto intenso per i rapporti italo-turchi, non solo per il costante traffico diplomatico tra i due Paesi volto anche a trovare una soluzione all’attuale conflitto russo-ucraino, ma anche per lo zelo accademico e convegnistico che lega entrambe le comunita’ civili. Nelle ultime settimane Roma e’ stata meta di importanti eventi che hanno portato al tavolo nomi di punta delle istituzioni, dell’intellighenzia e del business che uniscono la due sponde del Mediterraneo. L’evento ‘La partnerhsip italo-turca come driver verso Paesi terzi’, organizzato da CeSPI e studio Legale Grimaldi, in partnerhship con Invest in Türkiye e la Camera di Commercio e İndustria italiana di Istanbul e’ stato un successo che ha concluso in bellezza il ciclo finalizzato ad analizzare e cogliere l’essenza della complementarieta’ italo-turca verso i Paesi vicini. A conferma dell’importanza del tema, oltre al grande afflusso in sala e online, la partecipazione in persona del Presidente di Invest in Türkiye, Burak Dağlıoğlu, che ha sottolinato l’importante resilienza dimostrata dall’economia turca in un biennio di particolari difficolta’ globali e la solida relazione che esiste con l’Italia. Un aspetto ripreso piu’ volte anche dagli altri panelisti riuniti attorno al tavolo, incluso l’On. Piero Fassino, Presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, che hanno espressamente parlato di ‘Turchia non piu’ come un mercato dove investire, ma come vero e proprio partner’. L’elevato e reciproco grado di fiducia e’ stato piu’ volte enfatizzato nel secondo giro di interventi proposti da esponenti aziendali che, tramite le proprie esperienze e storie di successo, hanno fornito peculiari chiavi di lettura per rafforzare ulteriormente le sinergie muovendosi in mercati vicini, sfruttando all’occorrenza le mutue capacita’ e presenza storiche nei diversi territori. La rilevante interlocuzione tra Italia e Turchia e l’amicizia speciale tra questi due Paesi e’ stata il motore del secondo grande evento lanciato in giorni piu’ recenti nella bellissima cornice capitolina. Il Direttorato della Comunicazione della Presidenza della Repubblica di Turchia, infatti, ha scelto l’Italia per lanciare la nuova serie di eventi sulla ‘Riforma del Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite’, un argomento estremamente attuale, la cui urgenza sta diventando un imperativo morale a livello internazionale, date le sfortunate congiunture belliche. Non e’ certamente un caso che la scelta della prima tappa di discussioni sia ricaduta su Roma in quanto Italia e Turchia condividono posizioni comuni sulla necessita’di riformare del sistema ONU, con particolare riferimento alla composizione del Consiglio di Sicurezza e al suo allargamento secondo criteri democratici e regionali. La questione del veto dei membri permanenti e l’esistenza di gruppi di stati promotori di diverse proposte, a volte divergenti in base ai rispettivi interessi, sono stati argomenti di discussione proposti da Carlo Marsili, gia’ Amsbasciatore ad Ankara; Aylin Ünver Noi, Professoressa Universita’ di Halıç, Istanbul; Giuseppe Nesi, Professore Universita’ di Trento e membro Osservatorio Diritti Umani CeSPI; Yucel Acer, Professore Universita’ Yildirim Beyazit, Ankara; Valeria Giannotta, Direttore Scientifico Osservatorio Turchia, CeSPI. A tali tematiche dalla risonanza globale, si accompagnano anche altri incontri e conferenze. A Venezia Augusto Gentili; Vera Costantini; Gabriele Matino; Valentina Sapeienza; Antonio Soldi; Francesco Trentini hanno preso parte al seminario ‘Venezia e le rappresentazioni dell’Oriente Ottomano’, un momento di riflessione di grande successo, utile anche a portare alla luce originali filoni di pensiero e di analisi. Sempre ospite de La Serenissima, l’Associazione Italia-Turchia ha promosso l’interessante conferenza ‘The Venetian Connection: the Trade of Drugs between the Serenissima and the Sublime Porte in the Eighteents Century’, che ha visto come ospite di eccezione Edhem Eldem, Professore dell’Universita’ Boğaziçi e del College of Europe. Inoltre, in occasione della Festa nazionale dei Bambini, il Consolato Generale di Turchia a Milano e l’ufficio  dell’istruzione hanno organizzato un pomeriggio di intrattenimento per bambini turchi e italiani presso l’Arco della Pace. Giochi, canti, golardia e spensieratezza hanno allietato la giornata anche dei piu’ grandi che hanno potuto avvicinarsi ulteriormente alla conoscenza della cultura turca. Insomma, e’ ripercorrendo le indelebili traiettorie storiche e le convergenti tradizioni che si coglie la grandezza dell’attuale legame tra Italia e Turchia e dei suoi popoli che, attivi in diversi settori e autonomi nei propri margini di azione e competenze, si distinguono nel farsi promotori di iniziative di grido volte ad ergersi a monumento di rapporti che, in un certo senso, sono gia’ parte del nostro DNA culturale. Tante esperienze, tanti vissuti ed altrettante specialita’ confermano la importanti connessioni tra Roma ed Ankara sia a livello bilaterale che multilaterale, che oggi non sarebbero cosi’ solide senza il supporto di societa’ amiche accomunate da un comune sentire e condivise radici storiche. Viva l’Italia, Viva la Turchia!

 

 

 

A cura di Valeria Giannotta



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