Agenda - Dalla Turchia la prova di Ucraina

L’analisi in merito del professore Murat Yesiltas, il direttore per le ricerche di sicurezza /SETA

1795277
Agenda - Dalla Turchia la prova di Ucraina

L’invasione russa in Ucraina ha capovolto il sistema internazionale. Dicendo che non aveva intenzione di invadere l'Ucraina dall'inizio della crisi, Putin ha ordinato un attacco su larga sclala all'Ucraina subito dopo aver riconosciuto l'indipendenza delle repubbliche separatiste nella regione del Donbas.  Per ora, la guerra si concentra su quattro aree principali dell’Ucraina. Kiev e’ la regione principale nel mirino degli attachi russi. Le truppe russe non sono riuscite ad occupare Kiev negli attcchi in corso 15 giorni. Kharkov e le citta’ d’intorno sono la seconda area nel mirino. Il controllo dell’area, il teatro degli attacchi più violenti, non e’ ancora nelle mani delle truppe russe. La terza area interessata e’ la regione di Donbass. L’obiettivo principale dei russi in questa aera è controllare Mairapul. Ancora non si parla di un pieno controllo. L’ultima aerea nel mirino della Russia e’ la linea di Crimea. A questo punto i russi sembrano aver preso di mira la città di Odessa. L'obiettivo è prendere il controllo di Odessa e interrompere il collegamento dell'Ucraina con il Mar Nero. Nel 16° giorno di guerra, i russi continuano a subire pesanti perdite. La guerra, d'altra parte, ha raggiunto un punto in cui può evolversi in tutte le direzioni.

Vi riportiamo l’analisi in merito del professore Murat Yesiltas, il direttore per le ricerche di sicurezza /SETA. 

La Turchia, dall’inizio della crisi ucraina, ha cercato di assumere un ruolo di mediatore nel dossier ucraino. All’inizio il suo obiettivo era evitare che la crisi si trasformasse in una guerra. A questo punto ha lanciato appelli a entrambe le parti. Ankara era consapevole degli impatti di una possibile guerra in Ucraina.Tuttavia, non e’ riuscita a prevenire la guerra. Il suo obiettivo attuale è porre fine alla guerra e impedirne l'approfondimento. Le tensioni tra Occidente e Russia aumentano di giorno in giorno. Mentre l'Occidente impone pesanti sanzioni contro la Russia, continua ad aumentare giorno dopo giorno i suoi aiuti militari all'Ucraina. Ankara, invece, insiste ancora su una soluzione diplomatica. Proprio a questo punto, nel 15° giorno della guerra, si è svolto il primo incontro ad alto livello tra Ucraina e Russia al Forum Diplomazia di Antalya sotto la mediazione della Turchia. Le autorita’ russe sembaravano molto tese. Infatti il ministro degli Esteri russo Lavrov faceva fatica di rispondere alle domande dei cronisti durante la conferenza stampa. Dal canto suo il ministro ucraino Kuleba si e’ detto che le condizioni della Russia per cessate il fuoco sono inaccettabili. Nessun passo in avanti dal faccia a faccia con la mediazione turca. Ma questa situazione non  ha fermato la ricerca della diplomazia da parte della Turchia. Perché l'aggravarsi della guerra significherà il deterioramento dello status quo nel Mar Nero dopo la Guerra Fredda e influenzerà negativamente anche le relazioni turco-russe.

D'altra parte, se gli embarghi aumenteranno ulteriormente, la Turchia potrebbe avere difficoltà a mantenere questa posizione di equilibrio. Per questo motivo sta compiendo uno sforzo intenso per fermare la guerra e stabilire il consenso politico il prima possibile.

La guerra in Ucraina ha approndito di più il periodo caotico della Tuchia nella propria regione. Il Mar Nero si posiziona in primo piano nelle priorita’ di sicurezza della Turchia. La Turchia, che vuole proteggere sia le sue relazioni con l'Occidente che le sue relazioni con la Russia, è anche preoccupata per la rottura delle sue profonde relazioni strategiche con l'Ucraina.D'altra parte, la vittoria della Russia in questa crisi potrebbe approfondire la rivalità di Ankara con la Russia e sconvolgere la posizione calma nelle relazioni.Per questo motivo, la guerra in Ucraina rappresenta la sfida più importante che Ankara ha affrontato di recente. Questa sfida potrebbe portare a un cambiamento globale nella politica estera della Turchia rispetto al decennio precedente.



NOTIZIE CORRELATE