Turchia chiama Italia

Tutto e’ bene cio’ che finisce bene

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Turchia chiama Italia

Le ultime settimane sono state estremamente significative per cio’che concerne i rapporti tra Italia e Turchia. Scambi culturali, approfondimento di conoscenze, continui contatti diplomatici e da ultima la visita a Roma del Ministro degli Esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu dietro invito della controparte italiana Luigi Di Maio. In agenda temi importanti quali l’organizzazione del terzo Vertice Intergovernativo Italo-Turco che,  secondo quanto dichiarato dalle parti, e’ previsto per i primi mesi del nuovo anno; lo stato dei rapporti bilaterali e delle relazioni tra Turchia e Unione Europea e  diverse questioni regionali e internazionali con particolare attenzione alle crescenti tensioni tra Azerbaijan e Armenia e alla Libia. L’incontro, tenutosi  contemporaneamente alla riunione straordinaria del Consilio d’Europa a Bruxelles finalizzata, tra le altre cose, a discutere eventuali sanzioni contro la Turchia per le attivita’ nel Mediterraneo Orientale, ha rimarcato il valore dell’imprescindibile partnerhsip tra Italia e Turchia. Lo stesso ministro Di Maio ha affermato con soddisfazione: ‘il Consiglio d’Europa ha seguito la proposta italiana di adottare un’agenda positiva nei confronti di Ankara’, sottolineando: ‘la Turchia e’ per noi un partner importante’. Come e’ stato piu’ volte detto, quella tra i due Paesi e’ una simpatia innata che ha radici storiche molte profonde e oggi fa perno su una grande complementarieta’ economica; l’obiettivo per il prossimo futuro e’, infatti, di elevare il volume degli scambi bilaterali a 30 miliardi di dollari. Oltre agli aspetti meramente politici, l’autunno 2020 si e’ aperto con un successo diplomatico di carattere piu’ spiccatamente storico-culturale. La Stele di Lidia, orginariamente parte del tempio di Apollo Aksyros situato nella provincia di Manisa, e’ tornata in Turchia ed e’ oggi custodita nel bellissimo Museo delle Civilta’ Anatoliche di Ankara. Dopo essere stata trafugata nel 1997 e aver viaggiato in diverse citta’ europee tra cui Zurigo e Londra, dove e’ stata addirittura battuta all’asta, e’ giunta in Italia prima ad Arezzo e poi a Prato. Sono state proprio le autorita’ italiane a riconsegnare la tavola all’Ambasciatore turco a Roma Murat S. Esenli, che l’ha ricevuta a Firenze  il 19 settembre scorso. A sua volta, questa e’ stata accompagnata in Turchia – su un volo Turkish Airlines - da Riza Haluk Soner, Consigliere per la Cultura e il Turismo dell'Ambasciata di Turchia in Italia. Ad accoglierli ad Ankara il Ministro della Cultura e del Turismo, Mehmet Nuri Ersoy, che ha presentato alla stampa e al pubblico la storia e la bellezza del reperto. Sulla stele, dalla grandezza di 50cm x 30 cm e risalente all’età Licia, è rappresentata la storia di un Dio che punisce Melita e Makedon per aver rubato una rete da pesca e altri oggetti. Il mito narra che la famiglia dei due giovani ladri avrebbe chiesto l’intervento di Apollo Aksyros, donando al tempio a lui dedicato la suddetta stele. Insomma, se - come si è soliti dire- ‘Tutto è bene quel che finisce bene’, il grande dinamismo culturale che vede coinvolte Italia e Turchia sembra più vivo che mai. Ad Ankara dal 5 ottobre al 1 novembre, presso il Centro d’Arte Doğan Taşdelen Çağdaş, sarà aperta la mostra ‘Omaggio a Lenardo Da Vinci’, organizzata dall’Ambasciata d’Italia in collaborazione al Comune di Çankaya.  Le opere d’arte curate dall’Ambasciatore Stefano Baldi saranno accompagnate da pannelli esplicativi sui molteplici aspetti del grande genio italiano. Grazie all’idea del pittore Onay Akbaş, alla cura di İbrahim Karaoğlu e al  coordinamento di Emre Sefer, è possibile ammirare  pitture e sculture di  celebri artisti turchi quali Devrim Erbil, Ergin İnan, Tülin Onat, Yalçın Gökçebağ, Fevzi Karakoç, Bedri Baykam, Onay Akbaş, Cem Sağbil, Mercan Dede (Arkın Ilıcalı), Barış Sarıbaş, Bahar Organer, Burçin Erdi. Parallelamente, nella sala video del Centro è possibile guardare il documentario di Durmuş Akbulut sul progetto ‘Leonardo Da Vinci’.  Insomma, come è noto, sia Italia che Turchia sono Paesi molti dinamici in termini artistici, essendo ricchi di tradizioni e produzioni invidiate in tutto il mondo. Sebbene la pandemia da Covid-19 abbia avuto un grande impatto anche nel settore culturale e nella organizzazione di eventi, l’Ambasciatore ad Ankara Massimo Gaiani è risoluto a riattivare i canali di attrazione culturale. In una recente intervista ha infatti dichiarato: ‘Abbiamo l’obiettivo comune di trovare nuovi modi per sfruttare al meglio questa ricchezza radicata nella nostra identità mediterranea. (…) I limiti imposti dalla pandemia non ci impediscono di celebrare la cultura attraverso eventi allettanti e di valorizzare le nostre città e la loro eccezionale produzione artistica. In questo spirito l’Ambasciata d’Italia, con il Consolato Generale di Istanbul, il Consolato di Izmir e l’Istituto di Cultura, continuerà ad offrire eventi e contenuti che spero siano nel massimo interesse del pubblico turco’.

Stay tuned, dunque! Biz Haziriz!

A cura di Valeria Giannotta



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