Agenda: Corona ed il terrore del PKK

Vi presentiamo le valutazione sulla questione del direttore delle ricerche sulla sicurezza presso SETA, il dr. doc. Murat Yesiltas…

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Agenda: Corona ed il terrore del PKK

Le organizzazioni terroristiche cercano di sfruttare ogni situazione al fine di intraprendere azioni terroristiche. Anche la pandemia di coronavirus, che si è trasformata in una crisi globale, offre varie opportunità alle organizzazioni terroristiche. Inaspettatamente, DAESH, negli ultimi mesi, sembra aver intensificato gli attacchi terroristici in Iraq. Sebbene diversi analisti vedano i crescenti attacchi terroristici di DAESH come il risultato del "cambio di strategia" in atto dal 2019, è possibile affermare che la pandemia di coronavirus ha facilitato il lavoro di questa organizzazione terroristica. Oltre a DAESH, anche l'organizzazione terroristica separatista PKK sembra aver intensificato i suoi attacchi in Siria e Turchia negli ultimi mesi. Il PKK, che la scorsa settimana prese di mira i civili ad Afrin, in Siria, questa settimana continuò a colpire la Turchia, perdendo di mira recentemente civili che stavano distribuendo aiuti nell'ambito della lotta contro la pandemia di coronavirus a Van. Ciò dimostra che il PKK sta cercando di sfruttare l'incertezza causata dalla pandemia di coronavirus con una nuova strategia.

Vi presentiamo le valutazione sulla questione del direttore delle ricerche sulla sicurezza presso SETA, il dr. doc. Murat Yesiltas…

L'organizzazione terroristica PKK segue una una strategia multi-traccia. La prima di queste strategie consiste della propaganda che fa sulla pandemia in Europa. Le estensioni del PKK nei paesi europei hanno creato una nuova rete di propaganda sull'asse della corona, chiamata Coordinamento europeo anti-corona. Questa rete utilizza attivamente i social network e il target di riferimento sono gli anziani, le persone con malattie croniche e le persone nei campi di asilo. In questo contesto, sotto il nome della nuova campagna di donazioni contro la pandemia di coronavirus il PKK si sta organizzando in Europa al fine di ottenere una nuova risorsa finanziaria per le sue attività di lobby e logistica,. Queste campagne sono realizzate in particolare dalla struttura femminile del PKK in Europa (TJK-E) e dalla Rappresentanza della società civile in Europa (KCDK-E). Al centro della campagna c'è Berlino, la capitale della Germania. Il PKK ha persino istituito a Berlino un ufficio di gestione delle crisi per svolgere le sue campagne.

La seconda strategia del PKK si basa direttamente sugli attacchi terroristici. Dal gennaio 2020, il PKK, che ha effettuato 9 attacchi terroristici, 5 dei quali hanno avuto luogo dopo il 10 marzo 2020, quando i primi casi di infezione da coronavirus hanno iniziato ad apparire in Turchia. In un attacco effettuato ad aprile in un villaggio di Diyarbakir sono stati presi di mira direttamente gli abitanti del villaggio, uccidendo 5 civili. Mentre negli attacchi del PKK al di fuori del territorio turco l’obiettivo è il personale militare turco nel nord dell'Iraq. Infatti, 2 soldati turchi sono caduti martiri il 25 marzo ed un’altro soldato turco il 24 aprile. Tutti gli attacchi del PKK durante questo periodo sono stati effettuati nelle aree rurali, il che dimostra che non ha più la possibilità di lanciare attacchi terroristici nelle città. La ragione principale di ciò è il ritmo elevato delle operazioni delle forze turche nelle aree rurali. È così che i terroristi del PKK lanciano attacchi organizzando imboscate nelle aree rurali.

Al contrario, le forze di sicurezza turche continuano le loro operazioni contro l'organizzazione terroristica PKK. Tra gennaio e maggio 2020, l'intelligence turca (MIT) e le Forze Armate turche (TSK) hanno effettuato 221 operazioni coordinate all'interno e all'esterno del paese, in Turchia e nell'Iraq settentrionale, di cui 44 a gennaio, 52 a febbraio, 54 a marzo e 71 ad aprile. A seguito delle operazioni in questione, sono stati sequestrati in totale 17 mila 502 dispositivi di comunicazione, armi leggere e munizioni e sono stati neutralizzati 162 elementi tattici terroristici. Nel frattempo, gli elementi della polizia e della gendarmeria che operano all'interno del Ministero degli Interni continuano con le operazioni all'interno del Paese e nelle aree di confine con l'approccio operativo che consiste nel "cercare - localizzare - eliminare”. Secondo i dati del Ministero degli Interni, nell’ambito dell'operazione Kapan, sono state condotte 7 mila 998 operazioni a gennaio in cui sono stati neutralizzati 45 terroristi, a febbraio sono state effettuate 5 mila 584 operazioni nelle aree rurali e 1.385 operazioni sono state effettuate in città, in cui sono stati neutralizzati 86 terroristi, a marzo sono state condotte 7 mila 119 operazioni rurali e 922 operazioni in città in cui sono stati neutralizzati 52 terroristi, mentre ad aprile 8 mila163 operazioni rurali e 252 operazioni sono state condotte in città, dove sono stati neutralizzati 34 terroristi del PKK.

Anche se nell’ultimo periodo l'organizzazione terroristica PKK ha perso notevolmente la capacità di agire a causa dell'effettiva lotta della Turchia contro il terrorismo, si può vedere che sta cercando una strategia di uscita. In questo momento, non si può dire che abbia ottenuto pienamente l'opportunità che sta cercando. Nel periodo post-pandemia, a causa del ritiro di elementi terroristici dalle aree rurali e di condizioni climatiche favorevoli, il PKK mira a passare a "una nuova strategia". Tuttavia, il PKK non sarà in grado di raggiungere il suo obiettivo a causa della politica regionale che si formerà a seguito della pandemia, la situazione in Iraq e l'atmosfera di conflitto in Siria.


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