La stella della leggenda di Troia

Troia è uno dei esempi più splendidi della mappa che ha disegnato la mitologia nei territori Anatolici.

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La stella della leggenda di Troia

                                                 LA STELLA DELLA LEGGENDA D’ILIADE: TROIA

Troia è uno dei esempi più splendidi della mappa che ha disegnato la mitologia nei territori Anatolici. La città antica di Troia si fu identificato al tempio di Atena. Secondo le risorse storiche, durante il predominio dei persiani l’imperatore I.Serhas  essendo arrivato nella città senza superare Stretto di Dardanelli,presentò un sacrificio per questo  tempio. E anche Alessandro Magno nel corso della battaglia contro i persiani,visitò la città e donò la sua corazza al tempio di Atena.  Come già citato nel programma precedente, la città di Troia vicino al mare e situata come una città di porto in Stretto di Dardanelli, col tempo per motivo di alluvioni,  si fu allontanata dal mare e perse la sua importanza e perciò i disastri naturali e gli attacchi provocarono l’abbandono della città.

 

                                             LA GUERRA DI TROIA / HELENA E PARIS (IL PRINCIPE DI TROIA)

 

Omero, il poeta anatolico vissuto prima di 8 a.C. , scrisse negli anni 730 a.C.  Iliade in cui aveva raccontato per 51 giorni della guerra di Troia durata dieci anni. Questa guerra risaliva verso 1180 a.C secondo i dati archeologici. Ma cosa è il perchè  della guerra?

Ovviamente il motivo principale delle guerre di Troia era la posizione strategica  che possedeva la città. La forza che unì i vari eserciti per fare la guerra insieme, che erano venuti da diverse parti dell’Anatolia e avevano parlato diverse lingue, era le relazioni politiche, commerciali, culturali. In materia della mitologia invece,  inseguito alla caccia della bellissima moglie di Helena, la moglie del re di Sparta, da parte di Paris il principe di Troia, per salvare Helena e distruggere la città di Troia le rinforze militari ci assalirono. Però Troia non fu sola, tanti eserciti dalle regioni lontane d’Anatolia la protessero col capo di Hector.

In questa guerra “il cavallo di Troia” divenne il simbolo più notevole. Dopo la morte di Hektor,  Akhilleus; nella guerra che durava non c’era più il vincitore. Per questo fu preparata una trappola  per i cittadini di Troia, secondo la quale  Odisseo, uno dei re più intelligenti, pensò di costruire un cavallo. Secondo il piano, l’esercito di Akha avendo fatto finta di ritirarsi lasciò dietro un cavallo di legno. Odisseo e gli altri comandanti essendosi nascosti dentro il cavallo di legno, gli altri essondo partiti per il mare, nascosero le navi in modo che i cittadini di Troia non le vissero. I cittadini di Troia che volevano la pace, dopo che avevano preso il cavallo di legno come simbolo di pace, visero che dentro c’erano i guerrieri di Akha. Con l’aiuto dell’esercito di Akha avvicinato alle mure di Troia, la città di Troia si trasformò in rovine.Dopo questa strage Helena si salvò e ritornò in Grecia.Il principe Aeneas salvato da questa strage, prendendo un groppo di gente andò in Italia e insieme fondarono Roma. Per questo i romani che credono di provenire dalla stirpe di Troia, considerano sacra la città di Troia.

 

 

 

             INGANNO CON CAVALLO DI TROIA

 



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