Che ne sapete voi?
Sapete che furono svolte nel periodo dell’Impero ottomano le prime ricerche per produzione del vaccino turco?
Il documento piu’ antico, in cui si tratta dell’uso del vaccino nei territori ottomani e’ la lettera scritta nel 1721 dalla moglie dell’ambasciatore britannico ad İstanbul, Lady Mantagu. In questa lettera Lady Montagu racconta come nell’Impero turco si usasse vaccinare tutti contro il vaiolo che all’epoca mieteva di vittime in Europa.
Il chimico francese Louis Pasteur,considerato il padre della microbiologia moderna, chiede un sostegno finanziario ai presidenti dello stato per proseguire le sue ricerche sui cani rabbiosi. Abdulhamid II risponde positivamente al suo appello e lo chiede di proseguire le sue ricerche ad İstanbul. Pero Pasteur rifiuta questa proposta e quindi il sultano Abdulhamid II lo invia 10.000 mila ore e tre assistanti alla sua disposizione. La squadra composta da tre persone che va in Francia, portano un midollo osseo iniettato con “virus di rabbia” per lavorare al ritorno. Nel 1887 venne fondato l’Istituto per la Terapia della rabbia, il terzo nel mondo, il primo nel mondo orientale.
Durante la guerra d’indipendenza vennero prodotti i vaccini per gli animali e per essere umano. La produzione continuo’ anche dopo la fondazione della Repubblica turca. Fino agli anni di quaranta si parlavano della produzione di massa dei vaccini contro il tifo, la difterite, il BCG, il colera, la pertosse, il tetano, la rabbia. Nel 1940 fu inviato il primo vaccino di produzione nazionale per l’epidemia di colera verso la Cina.
