Melih Cevdet Anday

Le due poesie di Anday

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Melih Cevdet Anday

 

Penso a  te

Non dormirai
L’oppressione nel tuo paese
Ti sveglierà con i rimbombi
Ti metterai a scrivere
Perché non sei quello che eri
Ora sei come una stazione telegrafica in solitudine
Prenderai le voci deboli
E le trasmetterai più forte
Non riuscirai a dormire
Prima che liberi il tuo paese
E il mondo diventi più giusto
Come si può dormire in queste condizioni?
Non dormirai
Finché non si veda l’alba
Scriverai manifestamente
Non dormirai, mai.

 

Tornerò

 

Scompone i tuoi capelli e implorando da lontano

Mi chiama la tua voce come un clima azzurro,

Nei miei sogni spargi luce e nostalgia

Degli alberi di Giudea dai rami aperti in cieli lindi

Un mattino di maggio vivranno gli insetti

Il tuo vaso si riempirà di pazzi garofani,

E tu, come un arboscello sarai verdeggiante,

Le fresche strade acciotolate si riempiranno di uccelli.

 

 

 



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