Agenda: Attacco terroristico in Nuova Zelanda

L'analisi del professore Kudret Bulbul dalla Facoltà delle Scienze politiche dell’Università di Yıldırım Beyazıt.

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Agenda: Attacco terroristico in Nuova Zelanda

 

Il terrorista d’origine australiano Brenton Tarrant, il 15 marzo 2019, durante la preghiera di Cuma, ha ucciso 50 musulmani ,in Nuova Zelanda. Mentre i paesi occidentali evitano normalmente di pubblicare le immagini che riguardono la morte o la violenza, Tarrant ha pubblicato in diretta il suo attacco sanguinoso in social network. Sono state pubblicate per tante volte i momenti di violenza sui canali televisivi e sul social network.

Vi riportiamo l’analisi in merito del professore Kudret Bulbul dalla Facoltà delle Scienze politiche dell’Università di Yıldırım Beyazıt.

 

Un colpevole ordinario? O un terrorista?

 

Questa è una domanda molto assurda e molto tragica. Pero quasi tutti i mass media del mondo occidentale hanno  evitato di definire come “terrorista” il fautore dell’attacco più sanguinoso della Nuova Zelanda. Possiamo definire il terrorismo come “ Metodo di lotta violenta, adottato da una fazione politica, da gruppi o movimenti di guerriglia, per abbattere un regime, un governo con atti di violenza destinati,  a creare tensione e insicurezza tra la popolazione. Tarrant ha ucciso 50 persone in due moschee e prima del massacro aveva scritto un manifesto anti-migranti di 74 pagine. Si descrive come “timido e introverso” e definisce l’attacco "una vendetta contro gli invasori". Se quello di Tarrant non è un’atto terroristico, quindi non esiste nessun attacco terroristico nel mondo.Tarrant ha scritto i nomi simboli anti-islam e anti-turchi sui caricatori delle armi usate per la strage anche gli eventi molto specifici dalla storia. Questo dimostra che Tarrant non ha organizzato questo atto terroristico da solo.

 

La democrazia e la libertà restano più indifesa nel mondo occidentale.

In Europa crescono il fascismo e il razismo sempre di più a causa della crisi economica. I partiti razisti prendono parte di più ai governi dei paesi europei rispetto agli altri paesi. Aumentando l’effetto dei partiti razisti, diminuisce sempre di più la voce della parte liberale. La parte liberale sente una pressione addosso. Mentre cresce di giorno in giorno la minaccia che prende di mira eliminare i diversi modi di videre nell’Occidente, sono rimasti pochi leader in grado di vedere questa minaccia che sta occupando tutto il mondo occidentale.

 

Numerose persone di buon senso nei paesi occidentali hanno dimostrato reazione all’uccisione di 50 musulmani. Porta un’enorme importanza la loro soliderietà con i musulmani quando prendiamo in considerazione la pressione addosso in questi paesi. Aveva una cruciale importanza soprattutto gli sforzi e le spiegazioni di buon senso della premier neozelandese Jacinta Ardem. Abbiamo visto che ci sono anche i leader di buon senso nell’Occidente.

 

ll primo ministro Jacinda Ardern ha reso omaggio alle 50 vittime e per mandare un messaggio più forte ha indossato un velo nero in testa nell’incontro con i rappresentati delle comunità musulmane e ha detto “La nostra solidarietà non è limitata al qui ed ora. La Nuova Zelanda è il posto che tutti noi amiamo per la sua inclusione, la sua diversità. E io considero una missione personale come primo ministro difender tutto ciò mentre sono in carica". Ardern ha spiegato di aver "ricevuto messaggi di cordoglio da tutto il mondo". "Ho detto a Donald Trump che la Nuova Zelanda aveva bisogno di affetto e amore per tutte le comunità musulmane", ha detto Ardern commentando il colloquio con il presidente Usa.

 

E’ il terrorismo cristiano?

 

I politici e i mass media occidentali definiscano “jihadisti o islamisti” quando un fautore musulmano commette una crimine, pero non abbiamo visto nessuna spiegazione come “terrorismo cristiano” dopo l’attacco terroristico di Tarrant. Anzi, Tarrant nel suo manifesto scrive che il suo obiettivo sarebbe quello di liberare l’Europa da tutti quelli che lui considera “invasori”: Ci sono tanti punti per mettere in relazione questo attacco con il cristianesimo. Magari sarebbe meglio analizzare questo attacco riferendosi all’ideologia della crociata. Nostante tutto, non è giusto valutare questo atto che ha fatto l’Occidente. L’Occidente non è in grado di darci lezione. Noi non definiamo questo attcco come “terrorismo cristiano”, come hanno fatto loro.

 

Dall’altra parte servirebbe al terrorismo pronunciare i concetti principali e le religioni con il “terrorismo”, eliminando le tradizioni che proteggono i fedeli dall’estremismo. Come abbiamo parlato con il mio amico Berat Ozipek, i musulmani, i cristiani e gli ebrei vivevono insieme in pace nei luoghi e nei tempi in cui erano più efficaci i concetti “jihat” e “sheriat”. Per questo motivo possiamo vedere nelle regioni dominate dall’Impero ottomano nell’Andalusia e  in India gli esempi più belli che abbracciono le diverse culture. In questi tempi nessun musulmano poteva immaginare i civili innocenti come è accaduto nell’11 settembre. Non poteva immaginare attaccare ai propri popoli come è accaduto nel 15 luglio. Questi sono nuovi atti moderni.

 

La mentalità di Tarrant e di quella dei fautori del 15 luglio e dell’11 settembre sono uguali. Sono i prodotti della stessa mentalità. Non dobbiamo permettere ai terroristi di mascherare le loro cattiverie con la religione.

 

Allora che cosa dobbiamo fare?

 

E‘ innegabile l’effetto del linguaggio razzista  e estremista usato dai politici e mass media occidentali sul massacro di Tarant che ha trasmesso in diretta. Questo dimostra il punto raggiunto nell’islamafobia e nell’ostilità contro Erdogan.

Si deve eseguire una lotta comune contro i terroristi come Tarant, Bin Laden e FETO. Ci vuole dimostrare una reazione a livello internazionale contro gli attachi terroristici.

 

Alla fine del mio articolo invito gli uomini di buon senso a unificare contro il terrorismo.

 

 

 

 


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