APERTURA DELLA TURCHIA IN AFRICA
Vi presentiamo le valutazioni del ricercatore e giornalista Can Acun presso SETA
La politica estera multidimensionale della Turchia ha esortato la Turchia a pensare alle nuove iniziative nel Continente di Africa. A margine di questa poltiica di apertura in Africa, la Turchia ha organizzato numerose attività di aiuti umanitari, sviluppato le sue relazioni diplomatiche e ha avuto acquisti strategici in Africa. Non avere una politica basata sul colonialismo in Africa, , mirare a creare relazioni basate sui gudagani comuni con paesi africani sono due fattori che hanno portato i successi alla Turchia. Quindi , il presidente Recep Tayyip Erdogan ha svolto visita in divsersi paesi africani tra cui Algeria, Senegal, Moritania, e Mali per rafforzare le relazioni economiche e strategiche.
Il volume commerciale tra Turchia e Paesi africani è aumentato per 6 volte in 15 anni raggiungendo ai 17,5 miliardi di dollari. Gli investimenti diretti degli imprenditori turchi in Africa raggiungevano 100 milioni di dollari nel 2003 mentre nel 2017 sono cresciuti a 6,5 miliardi di dollari. Il presidente Erdogan a margine della sua visita in Africa ha firmato diversi accordi economici. Inoltre, sono stati determinati nuove mappa di strada per sviluppare di più le relazioni commerciali tra Turchia e paesi africani. Ad esempio, il volume commerciale tra Senegal e la Turchia ha raggimuto 250 milioni di dollari e adesso si vuole un volume commericale da 400 milioni di dollari.
Al contrario della politica di colonialismo del mondo occidentale, la Turchia mira ad una politica basata sul concetto “ win –win”:
Rispondendo ad una domanda di un giornalista algerino che ha attribuito all’impero ottomano dicendo che “la Turchia riconosceva l’Algeria come un paese colonizzato? il presidente Erdogan ha detto che “Se la Turchia avesse riconosciuto l’Algeria come un paese colonizzato allora lui (il giornalista) non potresbbe fare questa domanda in lingua francese ma in turca”. Cosi ha valutato la politica della Turchia sull’Africa.
Uno degli altri fattori dietro al successo della politica sulla’Africa della Turchia è la sua diplomazia di aiuti umanitari. La Turchia è al top nella lista dei paesi beneficiari di aiuto relativamente a propri PIL. Questo fattore dimostra che la Turchia dà grande impıortanza alle attività umanitarie, sopratutto in paesi africani che lottano contro siccità, povertà, malattie etc..
La moglie del presidente Erdogan, Emine Erdogan riassuma la politica di aiuti umanitari della Turchia con le parole seguenti:
“ lL siccità sarebbe il destino dell’Africa ma non dovrebber essere la morte causata dalla fame. La perdita di vita a massa non sarebbe un destino. Dobbiamo dare il coraggio e sicurezza in sè stesso per promuovere le istiuizioni internazionali per la stabilità in Africa”, ha detto la first lady Erdogan.
Oltre alle attività degli aiuti umanitari della Turchia a margine della politica di apertura in Africa,, lo STato Maggiore turco,I Ministeri dell’Economia, dello Sviluppo, dellaîstruzione nazionale, SOTTOSEGRETARIO PER IL TESORO, TOKI (Amministrazione per l'Alloggio di Massa, AFAD ( Dipartimento di STato Emergenza),Mezzaluna turca, l’ Istituito di Yunus Emre e altre ong assumano importanti ruoli sul tema.
Dall’altra parte la Turchia è diventata un importante attore nel settore di edilizia in Africa.
Un altro tema principale della visita del presidente Erdogan in Africa è stato le scuole e le istutiizioni della FETO in Africa. La Turchia si impegna per la chiusura di queste scuole e il tarsferimento della gestione di queste scuole alla Fondazione di Marif che da istruzione in diversi paesi tra cui Tunusia, Sudani Sierra Leone, Somalia, Nigeria, Mali, Senegal, Congo, Gambia. Etc…