Aleppo, Millioni sono costretti a lasciare le loro case

La Russia e il regime siriano conduceva raid delibratamente e sistematicamente su ospedali e cliniche. Prima della tregua proclamata e dopo la tregua il regime di Assad e le forze aereonautico russo miravano come l’obittivo gli ospedali come una strategia

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Aleppo, Millioni sono costretti a lasciare le loro case

Quasi circa 8 mesi fa il dottore siriano Usame Ebu El Ezz urlava al mondo dicendo “ormai a Aleppo c’ë la mancanza di feretro”. A partire del mese di aprile del 2016 vivere a Aleppo controllato dall’opposizione siriana era come se vivesse insieme la morte. Il rapporto dell’Amnesty International ha pubblicato all’inizio dell’anno 2016  metteve in luce alcune informazioni cruciali.

La Russia e il regime siriano conduceva raid delibratamente e sistematicamente su ospedali e cliniche. Prima della tregua proclamata e dopo la tregua il regime di Assad e le forze aereonautico russo miravano come l’obittivo gli ospedali come una strategia della guerra

 

 Gli ospedali, impianti elettrici, Impianti per il trattamento di acqua potabile sono stati colpiti dai raid della Russia e del regime di Assad. Con questi raid le potenze hanno l’obiettivo di costringere gli abitanti di lasciare le loro case e le loro città. Negli ultimi 5 anni, in Siria centinaia di dottore hanno perso vita. Lo rende noto la Società detta medici per i diritti umani. I dati diffusi da questa Socità mettono  in rilievo che i raid aerei sono diventati una strategia ordinaria.

 

A partire di questa settimana l’ Est Aleppo è sotto il controllo di completamente del regime siriano. Nell’ultima fase a Aleppo c’è la grande responsabilità del mondo occidentale che trova in se stesso il diritto di parlare in nome dell’opinione pubblica internazionale.

 

I paesi occidentali sono  cosi falliti gravamente nella politica sulla siria  che alcuni politici non si limitano a parlarne chiaramente. L’ex  ministro della Finanza britannico, e il deputato dei conservatori George Osborne dice gli seguenti:

“ Se noi crediamo che non abbiamo nessuna responsabilità negli svolgimenti in Siria, noi, i membri di questo Parlamento, facciamo un grande sbaglio. La tragedia di Aleppo si è rivelata in un momento in cui i leader della Gran Bretagna, degli USA e dei paesi occidentali non  la davano attenzione. Un altro politico, un membro della Cdu, Norbert Rottgen ha reso noto che “Aleppo è l’ultimo simbolo della tragedia della politica estera del  mondo occidentale”.

 

Quelli che hanno detto “ non sarà mai per sempre dopo la prima guerra mondiale, hanno dimenticato oggi la loro promessa”. Le stesse esperienze sono avvenute in palestina, Bosnia, Raunda, e ora a Aleppo.

 

Nel 2013 il regime di Assad aveva oltrepassato la linea rossa lanciando armi chimiche sul suo popolo. Tuttavia, il mondo occidentale  non aveva dato una risposta netta davanti a questa questione. Peggio ancora,  accetta di giocare a un gioco delle queli regole sono determinate dalla Russia.

 

Aleppo dopo i sostegni dei raid russi è stato controllato dal regime di Assad. Questo svolgimento non dimostra che il regime di Assad è tanto forte. Per poter controllare Aleppo Assad ha preso anche il sostegno di milizie sostenuti dall’Irani quelli arrivati dall’Iraq e di Hazebullah.  Mentre il regime siriano si focalizzava su riprendere Aleppo, Daesh ha ripreso il controllo della città antica Palmira.

 

In questo scenario non possiamo parlare di uno vero Stato, ma solo una “ fantasia” mentre il regime riesce a rimanere in piedi solo con i sostegni degli altri.

 

 Il regime ha causato grandi disastri nel Paese dopo gli scontri. Millioni sono costretti a lasciare le loro case. Di conseguenza senza un cambiamento radicale economico, sociale, politico, il regime e i suoi sostenitori  coninueranno ad essere il nucleo delle questioni.

 

 


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