Keir Starmer respinge la richiesta di sospendere tutte le vendite di armi a Israele

David Lammy aveva annunciato la sospensione di circa 30 delle 350 licenze di vendita di armi destinate a Israele.

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Keir Starmer respinge la richiesta di sospendere tutte le vendite di armi a Israele

Il Primo Ministro del Regno Unito, Keir Starmer, ha respinto la richiesta di un parlamentare di sospendere tutte le vendite di armi a Israele. Durante la sessione settimanale di "Domande al Primo Ministro" alla Camera dei Comuni, Starmer ha affrontato vari temi di attualità.

Il parlamentare del Partito Nazionale Scozzese (SNP), Brendan O'Hara, ha ricordato a Starmer il suo appello al governo israeliano per consentire un maggiore accesso degli aiuti umanitari a Gaza.

O'Hara ha chiesto al Primo Ministro se non fosse giunto il momento di andare oltre le parole di condanna verso il governo israeliano e di intraprendere azioni concrete. 
E' stata fatta la domanda se "Non è forse arrivato il momento di sospendere tutte le esportazioni di armi a Israele, applicare sanzioni, interrompere il commercio con tutte le colonie illegali e riconoscere lo Stato di Palestina?"

"La nostra posizione sulla vendita a Israele di capacità difensive necessarie per proteggersi da potenziali attacchi provenienti dall'Iran è stata molto, molto chiara, e continueremo a mantenerla", ha risposto il primo ministro britannico.

Sospesi solo 30 dei 350 permessi di vendita di armi

Il 2 settembre, il Ministro degli Esteri britannico, David Lammy, ha annunciato la sospensione di circa 30 delle 350 licenze di vendita di armi destinate a Israele.

Tuttavia, il parziale embargo non includeva componenti britannici utilizzati negli F-35 in dotazione a Israele. Questi componenti rappresentano circa il 15% dei jet impiegati nei bombardamenti su Gaza e sono considerati tra le forniture più significative fornite dal Regno Unito alle forze armate israeliane.

 

 

 

 



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