Pezeshkian: “Il regime sionista cerca di innescare un incendio nella regione con i suoi omicidi”

Se i Paesi occidentali vogliono prevenire problemi di sicurezza nella regione, dovrebbero immediatamente porre fine al loro sostegno a Israele...

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Pezeshkian: “Il regime sionista cerca di innescare un incendio nella regione con i suoi omicidi”

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha dichiarato che i Paesi occidentali dovrebbero porre fine al loro sostegno a Israele.

Secondo l'agenzia di stampa ufficiale iraniana IRNA, Masoud Pezeshkian ha avuto una conversazione telefonica con il suo omologo francese Emmanuel Macron.

Nel colloquio telefonico Pezeshkian ha dichiarato:

"Se i Paesi occidentali vogliono prevenire problemi di sicurezza nella regione, dovrebbero immediatamente porre fine al loro sostegno a Israele.

Gli Stati Uniti e i Paesi occidentali sostengono Israele invece di condannarlo per il crimine di genocidio che ha commesso. Il regime sionista cerca di innescare un incendio nella regione con i suoi omicidi e gli atti terroristici contro il popolo oppresso e indifeso di Gaza, così come l'assassinio dell'ospite ufficiale dell'Iran (il leader dell'Ufficio politico di Hamas Ismail) Haniyeh (la scorsa settimana nella capitale Teheran)".

Dal canto suo, il presidente francese Macron ha espresso la sua preoccupazione per la crescente tensione nella regione.

Nella dichiarazione rilasciata dal palazzo di Eliseo, si legge che Macron ha espresso la sua "seria preoccupazione" per l'aumento delle tensioni nella regione e ha invitato il presidente Pezeshkian a fare del suo meglio per evitare una nuova escalation delle tensioni militari che non sarà nell'interesse di nessuno, incluso l'Iran, e causerà danni permanenti alla stabilità regionale.

“Macron ha trasmesso al leader iraniano che è necessario uscire dalla logica della rappresaglia e proteggere la popolazione civile. Per evitare l'escalation di un conflitto, anche l'Iran deve impegnarsi a chiedere la massima moderazione agli attori destabilizzanti che sostiene", si legge nella dichiarazione di Eliseo.



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