Israele ordina l'evacuazione di 1,1 milioni di palestinesi dal nord della Striscia
Israele ordina l'evacuazione entro 24 ore di 1,1 milioni di palestinesi dal nord della Striscia.
L’esercito israeliano ha chiesto a tutti coloro che vivono a nord di Gaza di “trasferirsi” nel sud della Striscia entro le prossime 24 ore.
L'esercito israeliano in un comunicato ha affermato che i membri di Hamas, le Brigate al-Qassam, si nascondono nella città di Gaza dentro i tunnel scavati sotto le case e all'interno di edifici pieni di innocenti abitanti di Gaza.
"L’IDF chiede l'evacuazione di tutti i civili della città Gaza dalle loro case, verso sud, per la loro sicurezza e protezione, e chiede che si spostino nell’area a sud del fiume Wadi Gaza, come mostrato nella mappa. I palestinesi potranno tornare a Gaza solo quando un altro annuncio lo permetterà. Non avvicinatevi all'area della barriera di sicurezza con lo Stato di Israele" si legge nel comunicato e prosegue "Nei prossimi giorni, l’esercito israeliano continuerà a operare in modo significativo nella città di Gaza e a fare estesi sforzi per evitare di danneggiare i civili".
Il portavoce delle Nazioni Unite Stéphane Dujarric ha commentato con molta preoccupazione la richiesta di Israele di far evacuare tutti i civili palestinesi dal nord della Striscia di Gaza.
“Uno spostamento di tale portata è impossibile senza che si verifichino conseguenze umanitarie devastanti” e per questo ha chiesto con forza che qualsiasi ordine di questo tipo, se confermato, “deve essere annullato per evitare che ciò che è già una tragedia, si trasformi in una situazione disastrosa” ha detto Dujarric.
Gli uffici media legati al governo nella Striscia di Gaza hanno fatto un appello agli abitanti della città affinché non prestino attenzione agli sforzi di "occupazione psicologica".
"L'occupazione sta cercando di diffondere e trasmettere in vari modi alcune false notizie propagandistiche mirate a seminare confusione tra i cittadini e danneggiare l'unità interna" si legge nel comunicato.
"Viene inoltre invitata la popolazione a non prestare attenzione agli sforzi della "occupazione psicologica"".
Nell'annuncio si spiega anche che tra questi sforzi rientra la richiesta di alcuni dipendenti di organizzazioni internazionali di recarsi nella parte meridionale della città, sottolineando che "Le squadre di queste organizzazioni sono ancora sul posto".
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