Conversazione telefonica tra Biden-Netanyahu

Biden esprime la sua soddisfazione per l'incontro del 19 marzo a Sharm El Sheikh, in Egitto, tra alti funzionari politici e di sicurezza di Israele, Palestina, Egitto, Giordania e Stati Uniti, con l'obiettivo di ridurre le tensioni.

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Conversazione telefonica tra Biden-Netanyahu

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha parlato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per esprimere la sua soddisfazione per l'incontro del 19 marzo a Sharm El Sheikh, in Egitto, tra alti funzionari politici e di sicurezza di Israele, Palestina, Egitto, Giordania e Stati Uniti, con l'obiettivo di ridurre le tensioni. Lo ha annunciato la Casa Bianca in una nota.

Secondo la nota Biden durante la conversazione telefonica ha sottolineato la necessità che tutte le parti vadano ad adottare misure urgenti e collaborative per rendere forte il coordinamento della sicurezza, condannare tutti gli atti di terrorismo e mantenere la fattibilità di una soluzione a due stati.

Biden inoltre ha sottolineato che i valori democratici siano sempre stati e devono rimanere un elemento fondamentale delle relazioni tra Stati Uniti e Israele che le socità democratche sono rafforzate da veri e propri controlli e equilibri e che i cambiamenti fondamentali dovrebbero essere effettuati con la più ampia base di sostegno popolare.

Biden ha anche espresso il suo sostegno agli sforzi per raggiungere il consenso sulle riforme giudiziarie proposte, coerenti con tali principi fondamentali.

Il presidente usa inoltre ha ribadito il suo impegno incrollabile per garantire la sicurezza di Israele e la cooperazione tra le squadre di sicurezza nazionale contro tutte le minacce dirette dall’Iran.

I due leader hanno concordato di mantenere contatto regolare nelle prossime settimane.

Alti funzionari politici e di sicurezza di Egitto, Palestina, Israele, Giordania e Stati Uniti si sono incontrati a Sharm el-Sheikh.

Al centro del vertice, svolto per ridurre la tensione israelo-palestinese, è stata sottolineata la necessità di mantenere la pace nei territori palestinesi.



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