UE, tutte le opzioni di rispondere agli eventi in Iran rimangono sul tavolo
Lo ha detto il comissario europeo per la Giustizia Didier Reynders, parlando nel corso in un intervento alla sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.

Tutte le possibilità per rispondere alle azioni del governo iraniano rimangono sul tavolo dell'Unione europea, tra cui anche le sanzioni alle Guardie rivoluzionarie. Lo ha detto il comissario europeo per la Giustizia Didier Reynders, parlando nel corso in un intervento alla sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.
Reynders, ricordando che l'Unione europea condanna con la massima fermezza l'esecuzione in Iran del cittadino iraniano-britannico Alireza Akbari, l’uomo con doppia nazionalità iraniano- britannica accusato di spionaggio per conto dell’intelligence britannica, ha precisato “Cresce la preoccupazione per la situazione in Iraq”.
Vi assicuro che tutte le opzioni per l'Unione europea di rispondere agli eventi in Iran rimangono sul tavolo, tra cui anche le sanzioni contro le guardie rivoluzionarie. Continuamo a cercare di stabilire contatti attraverso diversi canali con le autorità iraniane.
Reynders, parlando anche della sentenza preliminare che condanna a 40 anni di carcere un cittadino belga arrestato il 24 febbraio e accusato di spionaggio, ha sottolineato che sono in collaborazione con il paese interessato e ha aggiunto che l’UE continuerà a sostenere i cittadini UE arresttati in Iran.
Il 12 dicembre 2022 il Consiglio aveva aggiunto all'elenco delle persone ed entità oggetto di misure restrittive nel contesto dell'attuale regime di sanzioni in materia di diritti umani in Iran 24 persone e 5 entità in considerazione del loro ruolo nella morte di Mahsa Amini e nella risposta violenta alle proteste in corso nel paese, represse in maniera inaccettabile.
Le persone e le entità designate sono oggetto di un congelamento dei beni ed è fatto divieto ai cittadini e alle imprese dell'UE di mettere fondi a loro disposizione.