Libia, il premier Dbeibah reagisce contro il voto di sfiducia alla Camera dei Rappresentanti

Il primo ministro del governo di Unità nazionale in Libia (GUN), Abdul Hamid Dbeibah, ha reagito alla decisione della Camera dei rappresentanti di ritirare il voto di fiducia al governo...

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Libia, il premier Dbeibah reagisce contro il voto di sfiducia alla Camera dei Rappresentanti

Il primo ministro del governo di Unità nazionale in Libia (GUN), Abdul Hamid Dbeibah, ha reagito alla decisione della Camera dei Rappresentanti di ritirare il voto di fiducia al governo.

Abdul Hamid Dbeibah si è rivolto alla folla nella Piazza dei Martiri nella capitale Tripoli, riunita per protestare contro la decisione del "voto di fiducia" della Camera dei Rappresentanti, presieduta da Aguila Saleh, alleato politico del golpista Khalifa Haftar, leader delle forze illegale nell'est del Paese.

Dbeibah criticando la decisione presa dalla Camera dei Rappresentanti dopo un voto controverso, ha detto:

"La legittimità è vostra e siete voi a decidere, non chi ci ostacola. Chi ci ostacola vuole solo il male, la guerra e la distruzione per questo Paese.

La decisione della Camera dei Rappresentanti non rappresenta tutti i membri. Non è possibile screditare tutti i membri della Camera dei Rappresentanti perché ce ne sono alcuni onorevoli tra loro. Mi congratulo con loro per prendendo una posizione nazionale. Oggi (ieri) lasciano Tobruk e vengono a Tripoli”.

La Camera dei Rappresentanti, con sede nella città libica di Tobruk, dopo la sessione di martedì ha annunciato di aver ritirato a maggioranza il voto di sfiducia del governo di unità nazionale.

Molti funzionari, istituzioni, politici e rappresentanti della società civile libici, in particolare l'Alto Consiglio di Stato, hanno dichiarato illegale il voto di sfiducia alla Camera dei Rappresentanti.

La Camera dei Rappresentanti ha bisogno anche dell'approvazione dell'Alto Consiglio di Stato, altro organo legislativo, per discutere la possibilità di revocare il voto di fiducia al governo.

Inoltre, il voto della Camera dei Rappresentanti è considerato contrario alla tabella di marcia determinata dalle Nazioni Unite per una soluzione politica in Libia e all'Accordo di Suheyrat firmato nel 2015.



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