G7 condanna il colpo di stato in Myanmar
"Siamo profondamente preoccupati per la detenzione di leader politici e attivisti della società civile, tra cui il consigliere di stato Aung San Suu Kyi e il presidente Win Myint, e per gli attacchi ai media”.
I ministri degli Esteri del G7 ( Canada, Francia, germania, Italia, Giappone, Gran Bretagna e USA) condannano il colpo di stato in Myanmar.
"Siamo profondamente preoccupati per la detenzione di leader politici e attivisti della società civile, tra cui il consigliere di stato Aung San Suu Kyi e il presidente Win Myint, e per gli attacchi ai media”.
È quanto si legge nella nota congiunta diffusa dai ministri di G7.
Nella nota i paesi fanno appello ai militari di "porre fine immediatamente allo stato di emergenza per ripristinare il potere al governo democraticamente eletto, liberare tutti coloro che sono stati ingiustamente detenuti e rispettare i diritti umani e lo stato di diritto. I risultati delle elezioni di novembre devono essere rispettati e il Parlamento dovrebbe essere convocato il prima possibile”.
"I paesi del G7 saranno al fianco di quelli che desiderano un uturo democratico in Mynmar", continua la nota.