Stati Uniti ripristinano tutte le sanzioni delle Nazioni Unite contro l'Iran

Gli Stati Uniti (USA) hanno annunciato il ripristino delle sanzioni revocate dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite nel quadro del precedente accordo nucleare con l'Iran.

Il segretario di Stato Mike Pompeo ha rilasciato una dichiarazione scritta sulle nuove sanzioni che hanno iniziato ad essere attuate contro il governo di Teheran.

Pompeo affermando che l'Iran non rispetta i suoi obblighi determinati nel Piano d'azione globale congiunto (JCPOA), noto come l'accordo nucleare con i paesi occidentali, ha osservato:

"Nel corso della storia, le concessioni fatte hanno rafforzato regimi come questi. 

Per questo motivo, come Stati Uniti (USA), a partire da oggi (20 settembre), ripristiniamo tutte le sanzioni revocate dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e implementeremo tutte le sanzioni contenute nelle relative risoluzioni no. 1696, 1737, 1747, 1803, 1835 e 1929 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Gli Stati Uniti hanno compiuto questo passo cruciale perché, oltre al mancato rispetto da parte dell'Iran ai suoi obblighi nell'ambito del Piano d'azione globale congiunto, il Consiglio di sicurezza non ha esteso l'embargo sulle armi delle Nazioni Unite all'Iran, in vigore da 13 anni.

L'inazione del Consiglio di sicurezza aprirà la strada all'Iran per l'acquisto di armi convenzionali dal 18 ottobre. Fortunatamente, gli Stati Uniti hanno adottato le misure necessarie per prevenire questo"

D'altra parte, il Segretario di Stato americano ha invitato tutti i paesi delle Nazioni Unite a rispettare questa decisione in merito alle nuove sanzioni statunitensi, spiegando che le sanzioni includono anche il divieto dell'arricchimento dell'uranio, la sperimentazione e lo sviluppo di missili balistici e il trasferimento di tecnologie rilevanti, in Iran.

Inoltre, Pompeo ha sottolineato che gli Stati Uniti imporranno sanzioni anche ai paesi che non rispettano le sanzioni e che coopereranno con l'Iran sulle questioni sopra menzionate.

In precedenza, gli Stati Uniti avevano affermato che le quantità di uranio in Iran avevano superato di 10 volte l'importo consentito dal JCPOA e avevano accusato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di negligenza.

I tre paesi europei (Francia, Germania e Italia, noti come E3) e altri Stati membri avevano respinto le decisioni degli Stati Uniti di ripristinare le sanzioni e hanno affermato di preferire la via dei negoziati con l'Iran.