Ungheria non accetta sistema di quote obbligatorie di immigrati
Mercoledì si è tenuta la prima udienza della Corte di giustizia europea sulla loro richiesta, che prevede l'annullamento del provvedimento.Ungheria e Slovacchia sostengono che si tratta di un provvedimento che minaccia la loro sovranità nazionale.
Il sistema di quote obbligatorie di immigrati previsto dall'Unione Europea, la cosiddetta "relocation dei profughi" minaccia la sicurezza interna dell’Ungheria. Lo ha detto il capo di stato ungherese Janos Lazar. I governi di Ungheria e Slovacchia non accettano le imposizioni di Bruxelles, sulle quote obbligatorie di immigrati.
Mercoledì si è tenuta la prima udienza della Corte di giustizia europea sulla loro richiesta, che prevede l'annullamento del provvedimento.Ungheria e Slovacchia sostengono che si tratta di un provvedimento che minaccia la loro sovranità nazionale.“Ungheria non vuole spendere le tasse pagahete dai cittadini per i bisogni dei rifugiati”, ha detto Lazar specificando il motivo della loro decisione. Ungheria, Romania, Slovacchia e Repubblica Ceca si erano espressi sin dal principio contro la misura.