Acqua contaminata e rischio malattie infettive in Emilia Romagna
"Le acque reflue provengono da sistemi fognari o da sostanze chimiche e da rifiuti agricoli o industriali con possibili impatti sulla salute", si legge nella nota delle Aziende Unità Sanitarie Locali.
L'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna, facendo 15 vittime, ora rischia di causare anche un allarme sanitario per le condizioni precarie d'igiene per l'acqua contaminata.
Secondo la notizia dell'ANSA.
"Le acque reflue provengono da sistemi fognari o da sostanze chimiche e da rifiuti agricoli o industriali con possibili impatti sulla salute", si legge nella nota delle Aziende Unità Sanitarie Locali.
E quindi potrebbero essere contaminate. Tra le indicazioni date ai volontari quindi c’è quella di indossare sempre stivali o calzatura robusta per protezione, evitare ciabatte e infradito e che i bambini giochino col fango e con l’acqua. E ancora: indossare i guanti quando si prevede il contatto e aver cura di lavare bene le mani con sapone e acqua corrente, al termine. Mentre i vestiti contaminati da fango e liquami devono essere lavati in acqua calda.
Paola Pula, sindaco di Conselice in provincia di Ravenna, uno dei comuni in cui le acque alluvionali non si sono ancora ritirate, ha firmato un'istruzione per i residenti della regione di lasciare le proprie abitazioni il prima possibile per motivi igienico-sanitari.
I centri sanitari pubblici locali hanno inoltre avviato una campagna di vaccinazione antitetanica contro le malattie infettive nell'area alluvionata.
L'esercito italiano ha anche fornito alla protezione civile pacchi disinfettanti e alimenti salati, da distribuire alla popolazione locale, contro il rischio di contrarre il tetano dall'acqua sporca e ferma.
La scorsa settimana in Emilia Romagna i fiumi sono straripati a causa delle forti piogge, molti insediamenti sono stati sommersi e 15 persone hanno perso la vita.
Il governo di coalizione di destra, guidato dal premier Giorgia Meloni, ha deciso di stanziare oltre 2 miliardi di euro per le necessità della regione alluvionata.