Allarme di siccità in Italia
La mancanza di precipitazioni influisce sui livelli idrologici di laghi e fiumi, mettendo a rischio diverse zone
Il 2022 ha passato alla storia come l'anno della siccità in Italia. Tuttavia, l'emergenza non è mai finita e sta continuando anche nel 2023.
In Italia scatta l'allarme siccità: la mancanza di precipitazioni influisce sui livelli idrologici di laghi e fiumi, mettendo a rischio diverse zone.
L'allarme lanciato da Francesco Vincenzi, presidente dell'Anbi, associazione nazionale dei consorzi di bacino, che cita i dati del Consiglio nazionale delle ricerche, secondo cui una percentuale fra il 6% ed il 15% della popolazione italiana vive ormai in territori esposti a una siccità severa o estrema.
Secondo Vincenzi è drammatica la condizione del fiume Po registra portate al di sotto del minimo storico e ovviamente inferiori al 2022.
L'associazione ambientalista Legambiente il 20 febbraio aveva già lanciato l’allarme siccità.
L'associazione ambientalista sottolineava come sia "preoccupante la carenza di neve, con il 53% in meno sull'arco alpino", mentre il Po è già in secca "con un deficit del 61%".
A Venezia invece il livello dell'acqua del mare è di 50-60 centimetri al di sotto del normale livello di questo periodo.
La peggior siccità in 70 anni in Italia, ha provocato danni in agricoltura che nel 2022 superano già i 6 miliardi di euro.