Italia incidente in elicottero, ci sono tante domande senza risposta

In Italia, la Procura della Repubblica di Reggio Emilia prosegue le indagini sulle cause dell'incidente in elicottero che ha provocato la morte di 7 persone lo scorso 9 giugno.

Secondo la notizia della stampa italiana, ci sono tante domande  senza risposta  e in attesa di essere illuminate sull'incidente in elicottero avvenuto sull'Appennino tra la Toscana e l'Emilia-Romagna.

Secondo le dichiarazioni della Procura Isabella Chiesi dalla Procura di Reggio Emilia, che ha condotto l'indagine l'elicottero A119 tipo Koala non era dotato di scatola nera per il suo modello.

Anche se non ci sia la scatola nera, esiste un dispositivo che invia un segnale in caso di incidente dell'elicottero, ma questo dispositivo non ha funzionato durante questo incidente.

Chiesi ha affermato di non aver ancora spiegato le cause del disastro e che stanno aspettando i risultati dell'analisi tecnica.

Gli esperti che parlano alla stampa italiana hanno affermato che molti fattori, dagli errori umani o di pianificazione del viaggio ai fattori tecnici e ambientali, vengono esaminati nelle ricerche per tali incidenti.

D'altra parte, è stato affermato che i corpi erano irriconoscibili a causa dell'incendio scoppiato a seguito dell'incidente durante l'incidente e il test del DNA sarebbe stato eseguito con campioni prelevati da familiari all'estero prima dell'autopsia.

È stato  riportato che i corpi sarebbero stati consegnati alle famiglie dopo le procedure.

L'elicottero, decollato con 7 persone, di cui 4 turche, il 9 giugno per recarsi a Treviso da Lucca, in Italia, è scomparso  dai radar. Le forze di sicurezza italiane hanno rilevato il relitto dell'elicottero sul colle Cusna a 1922 metri di altitudine la mattina dell'11 giugno e poco dopo è stato annunciato che non ci sarebbero sopravvissuti all'incidente.