Migranti, Libia non accetta accordo con Italia, dice Malta

"Sono molto, molto distanti", ha detto il ministro. "Le loro posizioni sono totalmente differenti... non è questione di soldi... è una discussione ad ampio raggio... riguarda quello che il governo libico pensa sia accettabile per i libici".

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Migranti, Libia non accetta accordo con Italia, dice Malta

LA VALLETTA (Reuters) - Il governo libico sostenuto dall'Onu non ha accettato le proposte dell'Italia che puntavano a ridurre il flusso di migranti verso le sue coste, e le due parti sono "piuttosto distanti" sulla questione, ha reso noto oggi il ministro degli Esteri di Malta.

George Vella, il cui governo ha la presidenza di turno dell'Unione Europea, ha detto che aggiornerà gli altri membri del blocco lunedì prossimo a Bruxelles sulla lunga conversazione che ha avuto ieri col suo omologo libico nel governo del premier Fayez Seraj.

Ai giornalisti che chiedevano informazioni sulle proposte, non ufficializzate, presentate dal governo italiano per frenare i flussi di persone che partono dalla Libia con la speranza di essere salvati e condotti in Italia, Vella ha detto che i libici stanno valutando.

"Sono molto, molto distanti", ha detto il ministro. "Le loro posizioni sono totalmente differenti... non è questione di soldi... è una discussione ad ampio raggio... riguarda quello che il governo libico pensa sia accettabile per i libici".

Non è stato possibile per il momento avere un commento né da parte del ministero dell'Interno né da quello degli Esteri italiani.

Esponenti Ue hanno detto che l'Unione punta a concordare presto una posizione comune sulla Libia per sostenere le iniziative italiane. Roma ha detto che intende contribuire tra l'altro a difendere la frontiera orientale e desertica della Libia dai trafficanti di esseri umani e altri criminali.

Nei giorni scorsi il ministro dell'Interno Marco Minniti si era recato a Tripoli, e secondo il Viminale i due paesi avevano concordato di cooperare contro i trafficanti di esseri umani, e che Roma avrebbe promosso investimenti nel Paese nordafricano, ricco di petrolio.

L'Italia ha riaperto la sua ambasciata e sta cercando di evitare una nuova ondata di migranti, dopo che l'anno scorso sulle coste italiane sono sbarcate 180.000 persone, in gran parte della Libia.


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