Migranti, Renzi a Ue: no stop Schengen, più collaborazione con Africa

BRUXELLES (Reuters) - L'Italia chiede all'Ue maggiore collaborazione e azioni più concrete in materia di immigrazione, in una lettera del premier Matteo Renzi indirizzata a Bruxelles.

"La chiusura, talvolta non adeguatamente motivata, delle frontiere da parte di alcuni Stati e il diffuso rifiuto di condividere gli oneri di questa sfida epocale mettono a rischio la tenuta dell'Unione", scrive Renzi nella lettera (vista da Reuters) inviata al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e al presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, in vista del Consiglio Ue degli Affari esteri di lunedì.

"La gestione dei flussi di migranti non è più sostenibile senza una cooperazione mirata e rafforzata con i Paesi terzi di provenienza e di transito", dice Renzi.

La proposta ("Migration Compact") elaborata dall'Italia e acclusa alla lettera è un "contributo a una strategia Ue per un'azione esterna sul fenomeno migratorio", che si focalizza sulla necessità di intensificare i rapporti e gli aiuti ai Paesi africani di origine e transito.

L'Italia propone di finanziare a livello europeo un piano straordinario di rimpatri, e "supporto legale, logistico, finanziario e infrastrutturale per la gestione dei flussi nei Paesi partner".

Fra le proposte, un nuovo fondo Ue per investimenti in Paesi terzi, e dei "bond 'Ue-Africa' per facilitare l'accesso dei Paesi africani ai mercati del capitale... e altre innovative iniziative finanziarie".

Il documento ribadisce che una "priorità strategica" è la stabilizzazione della Libia, a cui l'Ue dovrebbe assicurare fra le altre cose "il miglior uso possibile di Eunavfor Med", la missione anti-scafisti in corso nel Mediterraneo.