Bassanini lascerà guida a Costamagna, diventa consigliere Renzi

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Bassanini lascerà guida a Costamagna, diventa consigliere Renzi

ROMA (Reuters) - C'è l'accordo sui vertici di Cassa depositi e prestiti (Cdp): Franco Bassanini è pronto a lasciare la presidenza a Claudio Costamagna per diventare 'consigliere speciale' del presidente del Consiglio.

A dare ufficialmente la notizia è lo stesso Matteo Renzi con un articolato comunicato stampa che chiude il confronto sul futuro assetto della holding, controllata con oltre l'80% dal ministero dell'Economia e con il 18,4% dalle Fondazioni di origine bancaria.

"Bassanini si è dichiarato disponibile a dare le dimissioni dalla presidenza, garantendo la continuità della rappresentanza istituzionale di Cdp fino alla elezione del nuovo presidente", scrive Renzi nella nota diffusa da Palazzo Chigi.

Il rinnovo dei vertici serve al governo per rafforzare il ruolo giocato da Cdp a sostegno della congiuntura economica.

"Bassanini si è dichiarato disponibile a favorire questo processo di rinnovamento, scegliendo per il momento di lavorare a Palazzo Chigi con l'incarico di 'consigliere speciale' del Presidente del Consiglio. È mia intenzione affidargli di volta in volta il compito di predisporre analisi, proposte e soluzioni su specifici problemi, continuando a dare il suo contributo alla realizzazione del Piano Banda Ultralarga".

Nata a Torino nel 1850, la Cassa è fuori dal perimetro della pubblica amministrazione ed è di fatto il braccio finanziario del governo. A fine 2014 l'attivo è di circa 350 miliardi. Le passività ammontano a 401,6 mld, tra le quali spicca la raccolta postale (252 mld).

Per decenni l'attività principale di Cdp è stata quella di finanziare gli enti locali. I governi che si sono succeduti durante la crisi hanno via via allargato il suo raggio d'azione e oggi Cdp è pronta a mettere sul piatto fino ad 1 miliardo per partecipare al fondo di turnaround (il veicolo per il rilancio dell'Ilva) ed è destinata a giocare un ruolo essenziale nello sviluppo della banda larga con Metroweb, controllata attraverso il Fondo strategico italiano.


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