RES PUBLICA - Il Giubileo di Renzi
ROMA (Reuters) - Il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco vede "nuovo ottimismo". Sempre a Cernobbio nel weekend il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha detto che "c'è una finestra di opportunità macroeconomica ampia".
Le prime indiscrezioni giornalistiche sul Def parlano di una possibile revisione al rialzo della stima sul Pil dallo 0,6% nel 2015 previsto a ottobre dello scorso anno. A rafforzare il sentimento positivo sono in arrivo fattori esterni alla volontà del presente governo: l'Expo milanese che aprirà i battenti a maggio con milioni di visitatori attesi e il Giubileo annunciato in maniera inattesa da papa Francesco, che partirà l'8 dicembre.
L'ultimo Giubileo, quello del 2000, portò a Roma 24,5 milioni di pellegrini, secondo l'Agenzia romana per il Giubileo (32 milioni di arrivi secondo il Censis). Il presidente della Confcommercio di Roma, Rosario Cerra, ha già previsto un +15/20% di fatturato per i settori interessati (commercio e turismo) e dai 5 ai 20.000 addetti in più, anche grazie al Jobs act, solo a Roma. Non ci saranno le grandi opere del 2000 (dal mega parcheggio del Gianicolo alla ristrutturazione delle Scuderie del Quirinale, ora polo espositivo artistico d'avanguardia), né grandi eventi come il Giubileo dei giovani di Torvergata, ma gli effetti positivi saranno indiscutibili.
Si tratta di opportunità positive che Matteo Renzi deve saper capitalizzare e sfruttare per dare al Paese quella scossa che riesca a scuoterlo dall'abbattimento di anni di dura recessione. Finora fra le riforme spicca il Jobs act. Va accompagnato da una robusta iniezione di investimenti, nazionali ed europei e piani di indirizzo sui settori strategici.
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