Interscambio commerciale Türkiye-Italia

I dati di Agenzia ICE

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Interscambio commerciale Türkiye-Italia

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nei primi cinque mesi del 2024, l’interscambio tra Italia e Türkiye, pari a USD 13,9 mld, ha registrato un incremento del 23,4% rispetto a gennaio-maggio 2023. In particolare, le esportazioni italiane verso la Türkiye sono aumentate del 38,3% (USD 8,5 mld), mentre le importazioni sono cresciute del 5,5% e si sono attestate a USD 5,4 mld. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per l’Italia di USD 3,1 mld.

Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quarto posto tra i partner commerciali della Türkiye, risultandone il quarto fornitore (dopo Russia, Cina e Germania) e il quarto cliente (dopo Germania, Stati Uniti e Regno Unito). Le esportazioni italiane costituiscono il 5,9% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Türkiye rappresentano il 5,1% delle importazioni complessive italiane.

In ambito UE, l’Italia si colloca in seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 19,4 mld) e seguita da Parigi e Madrid. Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.

Nei primi cinque mesi del 2024, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di “pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria” (+535,4%); in calo, invece, l’export di “materie plastiche” (-11,8%). In termini assoluti, la principale voce del nostro export si conferma quella delle “pietre preziose e semi preziose, metalli preziosi, perle e bigiotteria” (che sfiora gli 3 mld), mentre la voce “macchinari e apparecchiature meccaniche”, risulta essere ancora in calo del 6,9% rispetto ai primi cinque mesi del 2023, con un valore di USD 1,4 mld.

La dinamica dell’export turco mostra invece un aumento della voce “ferro e acciaio” (+70.2%) e “frutta commestibili e scorze di agrumi o meloni” (+53,5%). In calo gli acquisti italiani di “rame” e articoli in rame” (-16,9%) e degli “indumenti ed accessori di abbigliamento, a maglia” che si sono contratti del 16,2%. Gli “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 1,3 mld.



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