Grecia potrebbe non rispettare alcune nuove richieste creditori

In una lettera indirizzata sempre la settimana scorsa ai creditori, tuttavia, il responsabile alle Finanze Euclid Tsakalotos avrebbe secondo le fonti avvertito che alcune misure non potranno venire messe a punto.

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Grecia potrebbe non rispettare alcune nuove richieste creditori

ATENE (Reuters) - La Grecia si sarebbe rivolta ai partner europei e al Fondo monetario internazionale per avvertire che potrebbe non essere in grado di rispettare alcune delle ultime richieste aggiuntive poste dai creditori internazionali per la concessione di nuovi fondi nell'ambito del programma di salvataggio.

Lo dicono tre fonti vicine ai colloqui in corso tra Atene e Bce, Fmi e Unione europea. Una crisi di liquidità sarebbe per il Paese particolarmente grave in vista dei rimborsi dovuti il mese prossimo al Fondo e in luglio alla Bce, senza tener conto degli arretrati che si vanno cumulando.

Con l'Eurogruppo e il consiglio Ecofin della scorsa settimana i creditori internazionali hanno perfezionato la revisione del programma di riforme chiesto ad Atene, ponendo le basi a un'eventuale futura ristrutturazione del debito.

Sono stati così sbloccati nuovi finanziamenti per 10,3 miliardi di euro, che verranno corrisposti a tranche in base ai correttivi di legge chiesti dai creditori internazionali su alcune misure in tema di pensioni, privatizzazioni e cessione di sofferenze.

In una lettera indirizzata sempre la settimana scorsa ai creditori, tuttavia, il responsabile alle Finanze Euclid Tsakalotos avrebbe secondo le fonti avvertito che alcune misure non potranno venire messe a punto.

Il ministero non ha al momento commentato.

Una delle fonti precisa che i problemi riguardano il tema sofferenze e riforma del sistema pensionistico.

"Non possiamo procedere con cambiamenti radicali ma metteremo a punto gli aggiustamenti tecnici del caso... Alcune misure vanno nella direzione giusta" dice un funzionario dell'esecutivo.

Sembra che il premier Alexis Tsipras sia contrario al congelamanto dei salari di alcune categorie di lavoratori a livello di servizi giudicati essenziali.


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