Venezia, premio "Leone d'oro" e' del film "La stanza accanto" di Almodóvar
Il primo premio assegnato al miglior film del festival, il "Leone d'Oro", è andato al film "La stanza accanto", diretto dal regista spagnolo Almodovar.
Leone d'Oro va al film alla "La Stanza Accanto" di regista spagnolo Pedro Almodóvar.
L'82/a Mostra del cinema di Venezia 2025 si e' tenuta dal 28 agosto al 7 settembre a Venezia in Italia.
Il festival cinematografico più antico del mondo, iniziato il 28 agosto nella penisola del Lido di Venezia, in Italia, si è concluso ieri sera con la cerimonia di premiazione.
Il primo premio assegnato al miglior film del festival, il "Leone d'Oro", è andato al film "La stanza accanto", diretto dal regista spagnolo Almodovar.
Il premio per la migliore regia è andato a Brady Corbet per The Brutalist.
L'attore francese Vincent Lindon ha ricevuto il premio come miglior attore (Coppa Volpi) per la sua interpretazione nel film "The Quiet Son", mentre l'attrice Nicole Kidman ha vinto il premio come migliore attrice (Coppa Volpi) per il suo ruolo nel film "Babygirl".
Il premio per la migliore sceneggiatura nella categoria principale del concorso del festival è stato assegnato a Murilo Hauser e Heitor Lorega, gli sceneggiatori del film "Ainda Estou Aqui (Sono ancora qui)".
È interessante notare che molti dei premiati durante la serata hanno condannato fermamente, nei loro discorsi sul palco, gli attacchi israeliani a Gaza, che continuano da quasi un anno.
Anche Sarah Friedland, la regista ebrea del film "Familiar Touch", che ha vinto il premio "Leone del futuro" assegnato ai registi promettenti del festival, ha dedicato il suo premio ai palestinesi a causa dell'occupazione in corso a Gaza.
Nel suo discorso di premiazione, Friedland ha espresso la sua solidarietà al popolo palestinese e ha detto: "Accetto questo premio nel 336° giorno del genocidio di Israele a Gaza e nel 76° anniversario dell'occupazione". ha detto. Il discorso di Friedland ha ricevuto grandi applausi da parte dei presenti in sala.
Molti artisti italiani hanno anche reagito alla direzione del festival che ha taciuto sul "genocidio" in corso a Gaza e ha consentito la proiezione di film israeliani.