Medio Oriente Visto dalla Finestra della Turchia

La situazione in Egitto.

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Medio Oriente Visto dalla Finestra della Turchia

In particolare il governo degli USA e in generale il mondo occidentale hanno un punto di Vista basato sulla stabilità sull’Egitto. Questo punto di vista continua dal spostamento dal campo dell’alleanza occidentale dell’Egitto nel periodo presidenziale di Enver Sedat. Il desiderio di veder stabilità in Egitto, ha portato l’instabilità contro la violazione dei diritti umani e alle pratiche autoritarie nel Paese. Per questo motivo Mohammed Morsi, il presidente dello stato, il primo presidente dell’Egitto eletto democraticamente, ha preferito di rimanere lontano dopo la caduta del suo potere.  Il mondo occidentale ha rimasto indifferente contro l’uccisione di centinaia di manifestanti, l’arresto di migliaia di persone e la pena di morte contro centinaia di prigionieri. Per ciò il movimento dei fratelli musulmani, anche se ha acquistato un metodo di combattere attraverso le vie democratiche, è stato proclamato l’organizzazione terroristica e in più ha subito le politiche oppressive del regime militare.

Il regime colpista sotto controllo del generale Abdulfattah Al-Sisi, è stato il bersaglio degli elementi della società civile democratica in Egitto dopo  la disattivazione dei fratelli musulmani.  Anche le organizzazioni civili liberali di destra hanno cominciato di subire le politiche oppressive. L’arresto di Ahmat Maher, il fondatore del movimento del 6 aprile, giocato un ruolo attivo della rivoluzione del 25 gennio, l’attivista Alaa Abdulfettah dimosta l’intollerenza del regime contro nemmeno una piccola opposizione. Anzi si può dire che il regime di Sisi ha lasciato alle spelle il periodo di Mobarak.

Pero’ il governo di Sisi non produce nessuna stabilità ma al contrario causa un caos. A lungo periodo l’instabilità e il caos sono inevitabili. La reppressione dell’opposione in un modo molto rigido causerà un’opposizone più rigido. Questa situazione invece rafforza gli elementi estremisti. Si considera come un segno l’aumento geometrico degli atti terroristici a Sinai dopo il crollo del potere di Morsi. Si registra un aumento rilevante nel numero dei militanti e negli atti dell’organizzazione Ansar Bayt al-Maqdis, che ha seperato da Al Kaida e ha giurato fedeltà a DAESH. Si afferma che l’aereo russo è stato precipitato da questa organizzazione.

Si applica la violenza sulla società civile con il pretesto di atti terroristici salienti. Cosi sta dimuniendo la tollerenza contro Sisi di una parte della società. Il governo di Sisi ha perso il favore della maggior parte del popolo ch egli sosteneva dopo il golpo. Questa situazione limita lo spazio della sua legittimità. Sono stati limitati la libertà di fare manifestazioni del popolo egiziani.

Il presidente dello stato Al-sisi definisce come la guerra di quarta generazione le politiche di reppressione contro l’opposizone. In altre parole  ogni idea, oltre quella ufficiale, si definisce come un attacco contro lo stato egiziano.

Oggi l’agenda del governo egiziano si basano su tre elementi seguenti: neutralizzazione del terrorismo e dell’opposizione, il rifornimento l’afflusso di cash di migliaia di dollari dai paesi del golfo e verso Egitto e dare messaggi positivi al popolo sul futuro attraverso le riforme economiche.

Fino ag oggi la politica anti-terrorismo del governo egiziano non è servita a niente ma solo ha peggiorato la situazione. La dipendenza economica ai paesi del golfo causa la debolezza nella sua posizione nella regione. L’Arabia Saudita prende il posto dell’Egitto.Egitto ed Arabia Saudita hanno raggiunto accordo  per il trasferimento di due piccole isole del Mar Rosso, Sanafir e Tiran e dopo questo accordo centinaia di persono sono scese in piazza e sono stati arrestati centinaia di manifestanti.

Sono stati gli sviluppi positivi: come la ripresa sotto controllo dell’inflazione, un rialzo nella disoccupazione, l’aumento nella crescita economica. A partire dal 2015 si registra una riduzione nella interruzione di corrente. Pero questi sviluppi positivi purtroppo non comprende la maggior parte della popolazione che ancora deve affrontare le difficoltà economiche.

Aspettano i giorni duri l’Egitto. Per superare queste difficoltà i leader politici egiziani devono costruire le relazioni buone con i cittadini, se no Egitto affronterà i nuovi caos politici nei prossimi giorni.

 

 


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