Olacausto, oggi commemoriamo Anna Frank

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Olacausto, oggi commemoriamo Anna Frank


Anna Frank,un simbolo dell’Olacaustp per il suo diario scritto nel periodo in cui lei e la sua famiglia si nascondevano dai nazisti e per la sua tragica morte nel campo di concentramento di Bergen-Belsen.Oggi il mondo commemora le vitime dell’Olacausto in Polonia, ricordando una volta Anna Frank e anche la sua tragica vita, raccontato nel suo diario .

Anna era nata a Francoforte, in Germania, il 12 giugno 1929. Visse parte della sua vita ad Amsterdam nei Paesi Bassi, dove la famiglia si era rifugiata dopo l'ascesa al potere dei nazisti in Germania

 

La Germania occupò Amsterdam nel maggio del 1940 e nel luglio del 1942 le autorità tedesche e i loro collaboratori olandesi cominciarono a rastrellare gli Ebrei in tutto il paese, concentrandoli poi a Westerbork, da qui, deportarono gli Ebrei nei campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau e di Sobibor, che si trovavano nella Polonia occupata.

 

 


Anna e la sua famiglia debba nascondersi in un appartamento segreto, dove c’erano anche altri quattro Ebrei olandesi:
Gli amici e i colleghi di Otto Frank li aiutarono a preparare il nascondiglio, portarono loro cibo e vestiario, ma dall’altro lato rischiavano la propria vita nel caso fossero stati scoperti.

Il 4 agosto 1944 il nascondiglio, fu scopreto dalla Gestapo.


I Frank furono arrestati e l'8 agosto, la Gestapo dispose il loro trasferimento a Westerbork e poi le autorità di polizia caricarono i Frank e gli altri quattro colleghi dell'appartamento su un treno diretto da Westerbork ad Auschwitz, il complesso di campi di concentramento all'interno della Polonia occupata. Anna e la sorella Margot vennero selezionate per i lavori forzati, grazie alla loro giovane età, e trasferite alla fine di ottobre del 1944 a Bergen-Belsen.
Entrambe le sorelle morirono di tifo nel marzo del 1945, poche settimane prima che, il 15 aprilele truppe inglesi liberassero Bergen-Belsen.


Gli ufficiali delle SS selezionarono per i lavori forzati anche i genitori di Anna: la madre Edith morì ad Auschwitz all'inizio di gennaio del 1945. Solo il padre Otto sopravvisse alla guerra e venne liberato dalle forze sovietiche il 27 gennaio 1945, mentre si trovava ancora ad Auschwitz.
Durante questi giorni tragici, la piccola Anna tenne un diario nel quale riportò le sue paure, le sue speranze e le sue esperienze di adolescente.


Il diario fu ritrovato nell'appartamento segreto dopo l'arresto della famiglia, il diario venne conservato per Anna da Miep Gies, un’amica dei Frank. Cosi sia il Diario che la stessa Anna sono diventati il simbolo dell’Olacausto mettendo in luce una volta il vizio dell’umanità.


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